In memory di Summer (whippet) - Anna Maria Cini

VELVETGUN ALLEVAMENTO MALINOIS  ENCI-FCI
di Anna Maria Cini
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VELVETGUN MALINOIS
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I miei cani


Summertime di Farneto

Whippet Maschio
20/06/1995 - 12/10/2005

(Aiwalik Legendary Talisman x Elsa du Manoir de la Grenouillère)





PLURI CAC E CACIB IN EXPO - RISERVA BEST IN SHOW

OTTIMI PIAZZAMENTI IN COURSING E RACING
(per essere una linea da bellezza)

AGILITY 2 (2 ecc. su 3)
(fermato per leishmania)

INOLTRE OBEDIENCE, PROTEZIONE CIVILE SU MACERIE, FLYBALL

PROTAGONISTA DEL DVD DEDICATO ALLA RAZZA


MA SOPRATTUTTO UNA PARTE INCREDIBILE DELLA MIA VITA E DEL MIO CUORE







PICCOLO, IMMENSO SUMMER

Ho aspettato qualche giorno a scrivere questo messaggio perchè se ne è andata una parte della mia vita, una estensione di me stessa, il mio primo cane, il mio tesoro, una parte del mio nickname: Summertime di Farneto, il mio whippet.
Ricordo ancora le difficoltà per far accettare un cane in casa mia, il sogno di sempre, la scelta della razza legata alla possibilità di un impiego sportivo ma allo stesso tempo di piccola taglia, pelo raso, senza odori e senza abbai! Ricordo la scelta e la visita all’ allevamento e questo batuffolino che entra in casa strasicuro di sè, che immediatamente non crea problemi a cominciare dalla pulizia (una sola pipì... un vero record). Ricordo di averlo scelto dopo il test di Campbell (all’epoca non conoscevo altro), ma che mi aveva conquistato quando all’ora della pappa si infilò nel mezzo della ciotolona divisa in scomparti così rubava da tutti.
Ricordo il suo immenso coraggio, la sua tempra incredibile per qualsiasi razza ma soprattutto per un whippet, non ricordo una occasione in cui abbia avuto paura di qualcosa, fossero i cavalli da cucciolo, gli attrezzi della palestra da macerie da fare la prima volta, gli elicotteri, gli animali dello zoo come tigri, pantere, leoni, elefanti, giraffe che gli accarezzavano con le labbra la testa.
Ricordo le passeggiate con il cavallo, gli allenamenti di 30 km. per l’endurance tutto trotto e galoppo in salita e discesa e lui che tranquillamente restava accanto senza problemi.
Ricordo quando nei trekking lunghissimi decidevo di caricarlo sulla sella e lui imperturbabile riusciva a dormire anche al trotto. Ricordo i trekking a piedi, quando arrivati nei rifugi continuava a correre come un pazzo per i prati antistanti. Ricordo lui piccolo di 4 mesi che dormiva dentro la giacca mentre salivo e scendevo per i sentieri di montagna.
E’ stato soprannominato quasi subito “Omino” per il suo modo incredibile di essere serio, il suo sguardo umano, pieno di profondità, il suo essere sempre perfettino, in qualunque situazione, fosse il ristorante, un negozio, un albergo. Con l’età il suo soprannome dato da chi lo conosceva è cambiato in “Principe”, che rendeva ancora di più il suo atteggiamento regale. Giusto mercoledì della scorsa settimana la veterinaria, senza volerlo, paragonando i due whippet ha definito Summer principesco e Dennis il buffone.
E’ grazie a lui che sono entrata nel mondo dello sport cinofilo. A sei mesi decisi di fargli fare un corso di addestramento di base dopo aver a lungo vagliato tutti i centri presenti. Finito il corso provai per curiosità a fargli fare un po’ di agility e fra lo stupore generale imparò con una facilità incredibile (una lezione per lo slalom..). Certo le zone con i metodi di allora non erano il suo forte soprattutto quella della palizzata, ma per il resto era fantastico. Al suo debutto fece subito il secondo in jumping e ben presto diventò il primo levriero in Europa ad andare in secondo grado, oltretutto ottenendo anche in questo podi soprattutto in jumping ma anche in combinata. Stranamente con lui ero sicurissima di arrivare in fondo e negli ultimi anni, risolti i problemi zona, ero arcisicura che avrei ottenuto un netto.
Purtroppo a due anni gli venne diagnosticata la leishmania, quella maledetta, odiosa malattia con cui insieme abbiamo combattuto per otto anni e da cui siamo stati sconfitti. Ricordo i sei mesi di Glucantim, il suo sangue dal naso, le notti estive passate su un materasso con il nylon e lui che mi chiamava appena aveva uno sbocco. Il dramma dell’anoressia, l’alimentazione forzata che lui riusciva però a sopportare... Con tenerezza ricordo ancora la sua voglia di lavorare lo stesso, di fare qualcosa, che fosse obbedienza o piste (eh si faceva delle piste che quasi avevo rabbia, visto le difficoltà con la malinois). Ricordo che per farlo mangiare facevo obbedienza nel corridoio di casa, perchè era l’unico modo di farlo mangiare. Come premio sì, come cibo nella ciotola no...
E poi la protezione civile su macerie, nata per caso, accompagnando un PT da Villani, messo alla prova si dimostrò da subito preciso, veloce, muovendosi tra le macerie come se le sfiorasse e trovando immediatamente il figurante. Purtroppo poi venne la difficile ma dovuta decisione di non farlo diventare operativo, visto che per la sua malattia non era in grado di garantire veramente un intervento reale in situazioni d’emergenza.
Ma la cosa che ho ancora negli occhi è l’ immagine di Summer impazzito alla partenza dei coursing e dei racing. Ci hanno provato in tanti esperti, giudici, ma nessuno è mai riuscito a contenerlo in modo decente alla partenza. Urla, abbai, divincolamenti impossibili, il “principe” si trasformava talmente tanto da diventare irriconoscibile. Nella valutazione dell’ardore ha sempre preso il massimo dei punti, all’arrivo che fosse primo o ultimo entrava sparato sulla lepre, mordendola e scuotendola con ferocia malgrado la museruola. Solo io riuscivo a fargliela lasciare... Complice la sua linea da show e’ arrivato al massimo solo 4 in coursing mentre in racing ha solo vinto una corsa per veterani. Ma in tanti si ricordano ancora di lui, proprio per il suo ardore, per la sua pazzia assoluta. Quando lo portai a fare il CQN (a quel tempo non esisteva la licenza e venne istituito il CQN) lo fece al primo tentativo, entrando e uscendo senza problemi dalle gabbie di partenza. Il suo fu il CQN n. 3 cioè il terzo levriero in Italia ad ottenerlo !!!
Già gli show...ho cominciato prestissimo a portarlo in expo ed ha ottenuto tanti risultati di rilievo. CAC, RCAC, BOS, BOG.
Ma mai mi sono emozionata come quando lavoravamo insieme e presto ho smesso di fare esposizioni perchè anche lui non le amava molto. Delle volte ho fatto expo insieme all’agility e ricordo ancora le sue espressioni buffe quando si rendeva conto di essere uscito dal kennel per fare il modello invece di correre tra gli ostacoli...
L’ultimo anno della sua vita è stato difficile per entrambi, ma mi ha regalato l’ennesima dimostrazione di quanto forte fosse, di quanto profondo era, anzi è, il nostro legame. Già a gennaio- febbraio all’università volevano sopprimerlo per i valori incredibili delle analisi per l’insufficienza renale dovuta ancora una volta alla leishmania. Nessun cane in base alle loro statistiche era arrivato all’ età di dieci anni con la leishmania presa da cucciolo !!!
Ma io e Summer non ci siamo persi d’animo e abbiamo lottato e siamo riusciti a ritornare ad una situazione abbastanza normale, con Summer in grado di divertirsi, fare passeggiate, mangiare di gusto, giocare con la palla o inseguire la lepre per brevi tratti. Poi a fine Luglio la nuova ricaduta...dimagrimento, anoressia, piaghe in bocca e nello stomaco, sangue dal naso, debolezza estrema. Ma i suoi occhi erano vivi, la sua voglia di lottare alta e anche questa volta ne siamo usciti fuori, più magri, più deboli, ma ancora in grado di farsi passeggiate, di nuotare, di giocare anche se per poco. Commuovente la sua voglia di fare free- style, il suo modo di voler per forza lavorare, arrivando a distruggere i tappetini nel kennel se non veniva accontentato...
Poi a fine settembre l’ultima ricaduta. Non sembrava grave, anzi, nemmeno me ne accorgevo, ma le analisi erano assurde. Diversi veterinari erano sconvolti che un cane con quelle analisi riuscisse a muoversi, a voler mangiare, a voler giocare. Io cercavo di tenerlo tranquillo, di coccolarlo tanto, di farlo sentire importante anche se faceva poco... una volta sbagliando ho tirato una palla a Dennis in sua presenza e lui le è corso dietro collassandosi subito dopo. Lo spavento è stato enorme ed instintivamente ho fatto tutto quello che dovevo per farlo tornare con me.
Poi l’ultima settimana, gli ultimi tre giorni, il cane che si muove sempre peggio, che non vuole mangiare se non lo imbocco io... Poi sempre peggio, dimagrimento estremo, assoluta non assimilazione del cibo, l’impossibilità di fare flebo se non per pochi ml. Ma quello che mi ha convinta non è stato il vet, le analisi, ma lui stesso, i suoi occhi persi nel niente, il suo non reagire alle carezze, il suo voler stare solo...
E’ morto tra le mie braccia, spero che sentisse il mio coraggio, le mie carezze, spero di poterlo rincontrare in un qualche mondo lontano, perchè se lui non ha bisogno di me, io ho bisogno di lui.
E’ seppellito nel prato, con il suo cappottino con l’orsacchiotto, la sua cestina, il suo plaid che lo riscaldava durante gli ultimi giorni.
Mi manca tantissimo.
Mi manca la notte quando non sento la sua testa avvolta intorno al mio collo, il calore del suo corpo appiccicato al mio.
Mi manca in passeggiata quando non dovevo cercarlo con lo sguardo, certa che fosse dietro di me.
Mi manca il suo cercare immediatamente un contatto tra me e lui, la sua testa, le sue zampe appoggiate su di me.
Mi manca il suo sguardo profondo, pieno di comprensione e di saggezza, mi mancano le sue birichinante degli ultimi sei mesi quando incredibilmente ha cominciato a rovesciare i bidoni della spazzatura, certo che io lo avrei perdonato e ci avrei riso sopra...
Mi manca la sua sicurezza estrema, la certezza che niente e nessuno poteva scomporlo o peggio metterli paura. Dovevo andare ad un coursing o all’allenamento di racing ma non so quando potrò farlo di nuovo. Troppe sono le immagini legate a Summer, alla sua frenesia, alla sua immensa passione, al suo istinto...
Manca anche a Dennis, l’altro whippet  che insieme ad Onice, la malinois, sono riusciti a spelarlo intorno alla bocca a furia di leccate. Adesso vedo Dennis solo sperso sul divano, senza il suo amico con cui dormiva abbracciato..triste, perplesso. Quando torno mi saluta e subito cerca il suo amico, per poi tornare da me con sguardo interrogativo... come spiegare ad un cane che da adesso siamo più soli ?
Ciao, mio piccolo e immenso Summer...

Ciao, amore mio te ne sei andato un mese fa. Ho aspettato a scrivere di te, perchè in poche righe è impossibile descriverti. Un whippet con un cuore enorme, un coraggio da leoni, un'abilità sportiva assolutamente incredibile in qualunque disciplina. Insieme abbiamo dimostrato che un whippet può fare qualunque cosa... anzi forse no, solo tu eri in grado di riuscirci. Hai lottato insieme a me con la tua solita grinta contro quella maledetta leishmania per dieci anni, ci ha sconfitto ma ha dovuto vedersela con un grande combattente fino all'ultimo... Mi manchi tanto, amore mio, mi manchi... vorrei sentire ancora il calore del tuo corpo accanto al mio, il tuo manto di velluto, vorrei vedere i tuoi occhi fissi sui miei.  Quante volte mi sveglio la notte... non è possibile che non ci incontreremo più. Ne sono sicura, altrimenti sarebbe tutto inutile... Sii felice lassù. mio piccolo immenso Summer.
La tua mamma disperata.





CIAO SUMMER di Valeria Rossi



Ero molto orgogliosa di te, Summertime.
Il mio era un orgoglio "di zia", perché sapevo che Annamaria aveva letto un mio vecchio libro rivolto ai lettori in procinto di acquistare il primo cane, in cui tentavo la difficile avventura di abbinare la razza giusta al padrone giusto.
Fidandosi di me, lei aveva dedotto che il cane giusto per lei era un whippet; decisione che, sapendola interessata a cose come obedience, agility e affini, suscitò nella qui presente scribacchina la seguente reazione: "Questa è matta"!Invece no.
Forse ero più brava (o più intuitiva) di quanto pensassi, perché il whippet era davvero un cane perfetto per Annamaria e le sue esigenze. O forse eri perfetto solo tu, che del whippet avevi solo l'aspetto fisico, ma in realtà eri un "omino", come ti chiamavano in famiglia.
Un curioso, affascinante miscuglio: corpo di cane, anzi di levriero, e mente umana...ma solo per quanto riguardava l'intelligenza, la capacità di astrazione, in certi casi perfino quella di "meditare". Poi di umano non avevi mica altro. Nessuna cattiveria, neanche un po' di malignità: al massimo un po' di snobismo, dai. Perché un po' te la tiravi. Ma i levrieri se la tirano tutti un po', anche quelli che non possiedono quella particolare scintilla.
E tu, che a forza di scintille irradiavi quasi più del bambino di Shining, eri sicuramente meno gasato di altri: quindi, alla fine, anche quel po' di altezzosità che mettevi su finiva per fare simpatia.
Corpo di cane, cervello umano, ma cuore di cane. Che si potrebbe volere di più dalla vita?
Io ti ho incontrato in occasione di un video, uno della serie infinita che vado girando da dieci anni: incontro talmente tanti cani, in queste occasioni, che solo quelli davvero speciali mi restano impressi a lungo.
Be', di te non mi sarei mai potuta dimenticare.
In due giornate passate insieme ti ho visto fare così tante cose, tutte decisamente poco "whippettesche", da restare a bocca aperta. Non ho mai scordato i voli incredibili sugli ostacoli da agility (ci passavi due metri sopra), né il modo in cui cavalcavi (sì, proprio in sella!), con stile impeccabile da gentledog inglese, al fianco della tua umana, né gli esercizi di obbedienza eseguiti con una precisione, un'attenzione e una rapidità...da malinois.
E tutto questo in mano a una persona che, a quei tempi, era al suo primo cane! Poi è diventata brava, bravissima, è finita in Nazionale, è diventata famosa eccetera eccetera: ma quando vi ho conosciuti lei era una principiante (indiscutibilmente molto dotata, ma sempre principiante)...e tu eri un giovane whippet.
Sì, proprio quella razza che a me piaceva tanto (e si doveva essere intuito tra le righe di quel vecchio libro), ma che molti considerano alla stregua di una bella statuina decorativa, caruccia, sì, ma anche un po' tonta; tranquilla e riservata, il classico cane che "sembra di non avere" perché non dà mai fastidio...ma quanto di più lontano si possa immaginare da un cane da lavoro.
Tié - pensai, vedendoti - i detrattori dei levrieri sono serviti.
Questi due faranno strada, ne faranno molta e questo cane diventerà una bandiera per la sua razza. Previsione azzeccata solo a metà, purtroppo: perché, dopo le riprese di quel film, persi di vista Annamaria per due anni...e quando la rividi, a una gara di Agility, tu non c'eri.
Le domandai dove fossi e scoprii che eri a casa malato, con una diagnosi agghiacciante: leishmaniosi.
Mi vennero i brividi, perché avevo appena rischiato di perdere la mia cagna per la stessa malattia; sapevo quanto era subdola, quanto era bastarda, quanto era pericolosa. Però la mia cagna ce l'aveva fatta, alla fine...e pregai con tutto il cuore che ce la facessi anche tu, perché un tipo come te non si sarebbe sicuramente arreso e perché, se c'era un minimo di giustizia su questa terra, tu meritavi assolutamente di vivere. Ma non solo perché eri bravo, sia chiaro.
Di cani bravi come te c'erano altri (magari non proprio whippet, ok...ma ce n'erano): di "omini" come te, invece, ne ho incontrati pochi.
Quando seppi della tua malattia non mi tornò alla mente il modo in cui volavi sugli ostacoli: rividi invece - in una serie di flash, proprio come nei film - gli sguardi di intesa che vi passavate tu e Annamaria, e anche il modo in cui prendevate in giro sua mamma, e il modo in cui dormivi, proprio come un omino, con la testa sul cuscino...insomma, non mi venne in mente il cane da lavoro, per quanto bravo, per quanto incredibilmente bravo per essere un whippet.
Mi venne in mente il modo in cui tu eri parte di quella famiglia, come un umano e non come un cane.
E mi venne un altro piccolo brivido al pensiero di come si sarebbe sentita quella famiglia se tu li avessi lasciati: ma durò poco, perché ormai mi ero convinta che non li avresti lasciati affatto.
Ancora una volta, ci ho azzeccato a metà. Perché - come mi aspettavo - tu hai combattuto contro la malattia, e te ne sei tirato fuori: e non una volta sola. Tante. L'hai tenuta a bada per otto lunghissimi/brevissimi anni: tanti, se si pensa che quella schifosa aveva proprio deciso di portarti via.
Pochi, se si pensa quanto avresti potuto fare e dare ancora se lei ti avesse lasciato in pace. Bah...di giustizia, a questo mondo, evidentemente non ce n'è. Chi tortura e ammazza cani (e persone) a volte campa cent'anni, e tu te ne sei andato soltanto a dieci. Provandoci fino alla fine, nonostante fossi un "topoletto di cane" piccinino e dall'aspetto fragile (ma dentro eri d'acciaio, e gliel'hai fatto vedere, alla schifosa, fino all'ultimo istante).
Te ne sei andato e io l'ho saputo da un sms che è stato come un cazzotto dritto in faccia, perché ormai mi ero abituata a considerarti immortale, proprio come faccio con i miei cani e con tutte le persone che amo.
Il giorno dopo mi è arrivata anche la mail di Annamaria, che mi ha trascritto lo sfogo che aveva appena pubblicato su un forum e che riporto qui sotto perché il suo ricordo è sicuramente molto più importante del mio. Però volevo che sapessi che, oltre alla "mamma", c'era anche una "zia" che ti voleva bene e che tifava per te.
Ora spero che tu sia davvero su quel Ponte dell'Arcobaleno che un ignoto autore ci ha regalato in quella bella poesia, offrendo a tutti gli umani che amano gli animali la tenera speranza di un bellissimo posto in cui andate ad aspettarci, quando ci lasciate. Spero che tu sia lì a fare coursing - la cosa per cui uscivi veramente di testa! - e ad uccidere peluche e bidoni della spazzatura, a saltare ostacoli altissimi e a giocare con tutti i cani che ti hanno preceduto: perché se in questo mondo la giustizia è un optional, mi resta ancora la speranza che esista in quell'altro. E mi resta anche quella di poterci davvero incontrare di nuovo tutti, un giorno o l'altro, in questo mondo fantastico in cui non si deve mai piangere per gli amici che ti lasciano.
Perché, se questo mondo esiste, io correrò subito a salutare i miei (tanti, purtroppo) cani e gatti: ma dopo che li avrò riabbracciati...è vero che anche tu, un percorsino di nuvolagility, me lo farai fare?

Zia "Valeria Rossi"

PS Valeria se ne è andata anche lei, spero che sia lassù magari appunto a fare con Summer un percorso di nuvolagility


Altri ricordi



ALLEVAMENTO DI FARNETO
RENAI DELLA RENA


neanch'io ho il coraggio di chiamarti oggi---ci parleremo fra qualche giorno.  La notizia è talmente triste, e siamo così dispiaciuti per te e per lui.  Da l'altra parte, mai un cucciolo è partito da casa nostra per una vita più bella, grazie a te e la vostra incredibile relazione.
Ti vogliamo molto bene.
Pamela


AMICI

Le parole che hai scritto su Summer sono incredibilmente commoventi, Annamaria.
Anche io, nel mio piccolo, ho i miei ricordi legati a Summer .... ad es. quando ci siamo conosciute da Bottura e tu, per farmi vedere la versatilità dei whippet, mi hai fatto fare un pò di condotta con Summer (mentre Ram e Dennis facevano quello che gli viene meglio... GIOCARE ...).
Ricordo molto bene l'espressione di Summerino che mi guardava inizialmente un pò perplesso ... come dire ... "io questa non la conosco ... però quasi quasi l'accontento e le faccio un bella condotta al piede, in fondo ha in mano un bel bocconcino" ... DA MANGIARSELO!
e poi da regale creatura si trasformò in mostro ululante quando fece la sua corsa con la lepre ....
Sono stati lui e Dennis a farmi decidere che volevo un whippet ed entrambi saranno sempre molto importanti per me.
Chi ha avuto la fortuna di conoscere Summer, non lo può dimenticare facilmente ... persino mia mamma, che lo vide solo una volta, lo ricorda perfettamente e si riferisce sempre a Summer come a
"quello molto bello" .... figurati che quando portai a casa Buffer una delle prime cose che mi disse fu proprio MA NON E' BELLO COME QUELLO DELLA TUA AMICA !!
e la bellezza non era certo la sua dote preponderante ...
Per noi i nostri cani sono tutti e sempre speciali, ma non credo di sbagliare nel dire che Summer era ANCORA PIU' SPECIALE ...che apparteneva a quella schiera di CANI STRAORDINARI, che si incontrano forse solo una volta nella vita ...per me era così la meticcia di mia padre, da noi soprannominata l'ESSERE, perché la definizione di CANIDE era troppo poco per
descrivere la sua superiore intelligenza.
e Summer, il PRINCIPE, era a sua volta un ESSERE UNICO E STRAORDINARIO, con la sua intelligenza, la sua forza che gli ha consentito di vincere per oltre 8 anni una lotta impari contro una
malattia che non dà scampo, con la sua dolcezza e quel suo essere così particolare da whippet. Summer era talmente particolare che non sembrava una creatura di questo mondo .. almeno, questo io ho sempre sentito nei suoi confronti!
e non lo dimenticherò
ti abbraccio forte

nicoletta livelli


ps- io comunque sono di quelli che credono che i cani hanno un'anima ... in fondo sognano, per cui hanno un inconscio .. ...e sono convinta che finita la vita terrena, anche per loro ci sia una vita
migliore .....


Ho letto il pezzo scritto da Valeria Rossi ... e naturalmente ho di
nuovo pianto come una fontana...
(...) Buffer (...)A volte vorrei che somigliasse un pò di più a Summer, che avesse almeno un
briciolo della sua sicurezza ...ma nessuno è come Summer.. avremmo
dovuto farlo clonare!
Quello che ho scritto su Summer è davvero solo una piccola parte di quello che quell'essere straordinario mi ha trasmesso nelle poche volte che l'ho visto: lui era davvero uno su un milione..... e sono davvero contenta di averlo conosciuto. Grazie a lui so che un whippet
può fare qualunque cosa, oltre e dormire sul divano e a correre!



.............................................

Cara Summer, leggendo le imprese del tuo piccolo Principe mi sono commossa, sto ancora piangendo. Non in molti avrebbero fatto tutto quello che hai fatto per lui, in molti si sarebbero arresi prima, senza lottare. Gli hai permesso di vivere fino all'ultimo con onore, facendolo felice come meglio potevi...ma contro quella brutta malattia possiamo fare ancora troppo poco...

..non ci sono parole, vorrei solo poterti abbracciare per darti un pò di sollievo...ma so che non sarebbe abbastanza.
Addio piccolo Principe, ora potrai correre felice senza stancarti mai..guardando e proteggendo da lassu chi ti ha tanto amato.
Lui sarà sempre con voi, nei vostri cuori
(Laura&Arek)
...................................................

Ho visto che hai ricevuto da Summer anche per la tua capacità di apprezzarli, degli insegnamenti e delle emozioni incredibili.Un altra conferma che chi ama anche l'addestramento o le esposizioni, il cane non lo vede fatalmente solo come un mezzo per raggiungere dei risultati.
La descrizione della malattia poi mi ha fatto venire in mente di come sia importante il carattere per dotare il cane di quelle forze morali (direbbe MAzzucchielli) tempra, vitalità,temperamento,mi verrebbe da dire forse umanizzando coraggio, e forte attaccamento al padrone che lo sorreggono in vecchiaia e nella malattia, ricambiando l'importanza che sentiva avere per te.
Coraggio (robertoR)

...................................................

Ciao Anna Maria, mi spiace da morire, non sai quanto. Ho letto con attenzione la tua lettera, è impressionante quanto amore ne esce per lui e quanti ricordi vi legano. L'amore che comunque hai provato e che ti ha dato ti accompagnerà per sempre, anche se in questo momento vorresti semplicemente tenere Summer in braccio e coccolarlo tutto. Hai fatto tutto quello che potevi per lui, chissà che non sia vissuto così a lungo nonostante i pareri veterinari proprio perchè trovava in te la forza per fronteggiare la sua malattia....
Mi spiace davvero tantissimo....
Elisabetta

























La nostra ultima passeggiata, le nostre ultime foto




Anna Maria Cini  - Velvetgun Malinois
Cell. +39 347 7614023   -    email : ciniannmr@virgilio.it
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